La Penisola italiana è uno dei Paesi con il maggiore rischio sismico del Mediterraneo, soprattutto a causa della sua particolare posizione geografica in quanto è situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella euroasiatica, pertanto è sottoposta a forti spinte compressive che causano l’accavallamento dei blocchi di roccia. In 2500 anni, l’Italia è stata interessata da più di 30.000 terremoti di media e forte intensità superiore al IV-V grado della scala Mercalli) e da circa 560 eventi sismici di intensità uguale o superiore all’VIII grado della scala Mercalli (in media uno ogni 4 anni e mezzo).
Dati gli ultimi eventi sismici che hanno interessato il nostro territorio, ed in particolare le regioni del Centro Italia, è stato approvato un nuovo Decreto sui Terremoti, che mette a disposizione contributi che coprono il 100% delle spese per la prima e la seconda abitazione all’interno del cratere. I lavori possono partire subito per la ristrutturazione di edifici con scheda AEDES esito B o non utilizzabili (Scheda Fast).
L’Art. 4 del Decreto Legge n°8 del 9 febbraio 2017 fissa al 31/07/2017 il termine ultimo per la presentazione della richiesta di contributo per le abitazioni con danno lieve.
Al fine di ricevere i contributi, bisogna affidare l’incarico ad un professionista abilitato ed inserito nell’elenco del Commissario Straordinario, accertarsi che venga effettuata la Comunicazione di Inizio Lavori, aprire un Conto Corrente presso una delle Banche convenzionate e presentare la domanda all’ufficio speciale per la ricostruzione con gli estremi del conto .
I lavori, che devono essere completati entro sei mesi dalla concessione del contributo, non sono rimborsi ma finanziamenti concessi alle Imprese tramite credito di imposta, quindi i cittadini non devono pagare assolutamente nulla. Lo stesso vale per le imprese che vogliono ristrutturare o delocalizzare la propria attività in comuni limitrofi.
Per le altre informazioni sulle richieste del contributo ai danni lievi sono a disposizione gli uffici della ricostruzione a Macerata ed Ascoli Piceno, oltre che il sito www.regione.marche.it/Regione-Utile/Terremoto=Marche .